Tre meravigliose esperienze.
19 dicembre al Cinema Teatro Mondo Tre di Moglia MN
23 dicembre al Cinema Teatro Rosebud RE
26 dicembre alla chiesa di Villa Sesso RE
Narratore: Matteo Razzini
Diretore d'orchestra: Maestro Stefano Tincani
Orchestra: Filarmonica Città del Tricolore (40 elementi)
momenti indimenticabili per 600 spettatori totali
grazie di cuore a tutti i musicisti, davvero bravissimi e a tutto il pubblico. Mi auguro che possiate aver provato le stesse emzioni forti che ho provato io.
martedì 28 dicembre 2010
sabato 30 ottobre 2010
SABATO 16 OTTOBRE ore 16.30
Spettacolo di Narrazione
Teatro d'attore - Teatro di Oggetti e Figure
Un momento dell’immaginifico spettacolo di narrazione
“Esco così mi perdo” dello scrittore cavriaghese
Matteo Razzini, vincitore del premio Andersen Baia
delle Favole 2010. L’autore ha raccontato tre fiabe
in modo molto originale e coinvolgente, utilizzando
oggetti, musica e parole.
Sabato 16 ottobre 2010
SPETTACOLO DI NARRAZIONE A GRAZZANO
Giornata grigia, bigia e piovosa ...... ma indimenticabile...... un grazie alla Sara, a Corrado e alle 70 persone che hanno sfidato il maltempo per conoscere Pedalino.
grazie!
Pedalino incontra i bambini
Scuola Primaria "Neria Secchi" - Intervista allo scrittore Matteo Razzini
Gli alunni delle classi 5A e 5C intervistano lo scrittore Matteo Razzini
"Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo." (Gianni Rodari)
Come già documentato nel sito del nostro Istituto, lo scorso 29 maggio lo scrittore Matteo Razzini, papà di un alunno frequentante la Scuola Secchi, ha vinto il 43° Premio H. C. Andersen Baia delle Favole, con la fiaba "Esco così mi perdo", il prestigioso Premio letterario per fiabe inedite.
La notizia era rimbalzata online ad esempio nella seguente pagina o altre reperibili attraverso un motore di ricerca.
Nell'ambito delle attività culturali in biblioteca, gli alunni, guidati dalle loro insegnanti, hanno intervistato lo scrittore Razzini, riportando interessanti risposte che hanno arricchito il loro amore alla lettura.
venerdì 29 ottobre 2010
Sir PEDALINO della Contea di Calcea

c’è una storia che vi voglio raccontare
che narra di un mondo particolare
non ci son persone in carne ed ossa
ma oggetti viventi che chiedon riscossa
di sentimenti di forza e virtù
di un poco d’amore e niente di più
e voi cari amici che state in ascolto
prestate attenzione guardatemi il volto
non cela menzogne non vuole bugie
son vite vere, come le vostre, come le mie
una ferita profonda e un momento felice
come l’albero e la sua radice
non li puoi separare sono essenziali
invisibili agli occhi, ma più che reali
pertanto, godete sereni questa novella
ma ve ne prego, non giudicate mai
dalla sola luce una bella stella
Esco così mi perdo

VINCITORE PREMIO H. C. ANDERSEN BAIA DELLE FAVOLE 2010
opera: "Esco così mi perdo"
Questa la motivazione con cui l’autorevole Giuria ha conferito il prestigioso riconoscimento letterario: Fiaba dall’apparente nonsense rivela ricercatezza e intrigo narrativo e fa emergere in modo brioso l’unicità e l’identità del protagonista.
MATTEO RAZZINI
C'era una volta
uno scrittore un po’ strano. Oddio ... scrittore è una parola grossa! Diciamo un personaggio surreale e creativo che amava scrivere. Ma non come fanno tutti: con carta, penna e calamaio, sopra un tavolo. Bensì in equilibrio sopra una corda tesa, le cui estremità erano ancorate, una al mondo reale e l'altra al mondo immaginifico. E quando voleva scrivere qualcosa si piazzava proprio lassù, tranquillo, in bilico. Prendeva dei pezzetti di carta un po’ stropicciati che teneva nelle tasche e ci scriveva dei pensieri che lasciava poi cadere nel vuoto sotto di lui. I pensieri volavano leggeri come la neve e si andavano a posare su tutte le cose e tutte le persone. Alle volte capitava che qualcuno, incuriosito da una strana nevicata in pieno agosto, si mettesse a guardare all'insù con il naso per aria. Guardava, scrutava, osservava, rimanendo anche parecchi minuti fermo ad ascoltare i pensieri che si posavano piano, tutto attorno a lui, mentre di lassù sorrideva lo strano scrittore.
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